Il libro del generale Vannacci protagonista negli studi di ‘Dritto e Rovescio’: le parole di Giuseppe Cruciani hanno generato il caos in diretta.
Diretto e senza peli sulla lingua Giuseppe Cruciani. Il conduttore radiofonico de La Zanzara è stato ospite della trasmissione ‘Dritto e Rovescio’ durante la quale si è discusso di razzismo e discriminazione chiamando in causa il caso del libro di Roberto Vannacci, ‘Il mondo al contrario’.
Cruciani e la difesa di Vannacci
Nella puntata di giovedì 29 febbraio di ‘Dritto e Rovescio’, su Rete 4, si è parlato, come detto, anche delle ultime vicende legate al generale Roberto Vannacci. Nello specifico della recente sospensione arrivata ai suoi danni a seguito delle indagini per istigazione all’odio razziale per quanto scritto nel suo libro ‘Il mondo al contrario’.
Durante la trasmissione, a prendersi la scena è stato Giuseppe Cruciani che, leggendo alcuni passaggi dell’opera del generale, si è soffermato su delle frasi di Vannacci su Paola Egonu. Parole che hanno contribuito alla denuncia a suo carico e anche alla querela della pallavolista ai danni dell’uomo.
Il conduttore de La Zanzara ha letto: “‘È evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità che si può invece scorgere in tutti gli affreschi quadri e le statue che dagli Etruschi sono giunti ai giorni nostri'”.
Da qui Cruciani ha detto la sua: “Questa è una frase che io non pronuncio perché per me Egonu è italiana punto e basta, e non faccio questi voli pindarici. Ma questo qua è odio razziale? Dire che non ha tratti italiani è odio razziale?“.
Il botta e risposta
A replicare al conduttore è stata la giornalista italiana di origini marocchine Karima Moual che si è detta di parere diverso da quello di Cruciani affermando, in sintesi, che ad essere razzista è l’idea di fondo di non accettare come italiane le persone di origini straniere.
Il confronto tra i due è stato piuttosto acceso ed è proseguito con la risposta pesante di Cruciani: “Stai facendo un processo alle intenzioni e alle idee, è razzismo questo?”.
Infine la diatribra si è conclusa con una frase netta: “È istigazione”, la replica della Moual.